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Vendita prodotti per tabaccherie

Nel momento in cui si acquista una tabaccheria, è opportuno tenere in considerazione le spese con cui si potrebbe avere a che fare, che non riguardano solo i prodotti per tabaccherie e le forniture, ma anche il prezzo dell’attività che deve essere corrisposto alla parte venditrice. Oltre a ciò, bisogna contare le spese per il rogito notarile, che includono il 3% dell’imposta di registro che deve essere versata allo Stato: ci pensa lo stesso notaio a farlo. Per quel che riguarda la parcella per il notaio, in genere non è mai inferiore ai mille euro.

Ancora, c’è da valutare la novennale, che consiste in una tassa aggiuntiva che deve essere pagato allo Stato ogni nove anni – da qui il nome – e che è dovuta per la concessione della licenza di tabaccaio, oltre che per il diritto di esclusiva alla vendita di generi di monopolio nei dintorni (in particolare, non ci possono essere meno di 250 metri di distanza tra una tabaccheria e un’altra). Per quel che riguarda il calcolo della novennale, esso corrisponde al 50% degli aggi di tabacchi e lotto che il tabaccaio ha incassato nell’anno precedente alla vendita; il conteggio può essere effettuato dal bilancio. Il pagamento della novennale da versare allo Stato deve essere effettuato subito dopo aver portato a termine il rogito notarile: si può decidere se provvedere in contanti o se ricorrere a una fideiussione bancaria per dilazionare il pagamento e diluirlo in dodici mesi.

Oltre a tutte queste spese ci sono, appunto, quelle per i prodotti per tabaccherie, e cioè le scorte di magazzino: la parte venditrice può lasciarne nel locale una parte, in modo tale che l’attività possa iniziare subito. I vecchi acquisti presenti nel magazzino devono essere contati nel momento in cui si calcola il prezzo di acquisto dell’attività e del locale.

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