Curiosità

Cosa è la cartomanzia

La cartomanzia è un’arte divinatoria relativamente recente, come testimoniano alcune fonti storiche dell’800.

L’etimologia del termine è composta da 2 vocaboli latini dove appunto indicato la divinazione attraverso delle carte da gioco o espressamente dedicate a questa arte.
Non si può parlare di una materia scientifica, ma sicuramente si tratta di una serie di tradizioni che si rispecchiano nelle immagini delle carte stesse.

Spesso i significati richiamano temi religiosi, ma anche storici, esoterici e ancestrali, facendo riferimento alla mitologia nordica e quella greca.

La cartomanzia come tale si riferisce all’uso di diversi mazzi di carte, che possono essere semplicemente quelle napoletane, usate anche per giocare, ma anche i tarocchi, che a loro volta vantano diversi tipi di mazzi, quelle francesi fino alle lame della Sibilla.

Le origini della cartomanzia

Anche se le origini della cartomanzia si fanno risalire all’800 pare che il loro uso fosse già diffuso tra gli Egizi, dai quali è stata tratta in parte l’spirazione per quelle che oggi sono in uso.

Il motivo è non solo il mistero nel quale è avvolto da sempre questo popolo, ma anche le altre pratiche di divinazione con altri mezzi e la capacità di scrivere per simbolismi, esattamente come avviene nella divinazione moderna.

Le prime notizie sulla cartomanzia si hanno a partire dal Medioevo, secolo considerato oscurantista, ma impregnato di credenze ed esoterismo. Non è un mistero che i sovrani delle corti d’Europa avessero cartomanti personali e spesso chiedessero consiglio riguarda a delicate questioni di governo.

In alcuni casi, come per la regina Maria Antonietta in Francia e per Federico II del Regno di Napoli, erano i cartomanti i protagonisti di importanti decisioni, senza i quali non venivano prese.

A cosa serve la cartomanzia

La cartomanzia serve per analizzare la vita, i sentimenti e i progetti di una persona, con riguardo al passato, al presente al futuro. se ti occorre avere info sui prezzi, puoi approfondire tramite questo: cartomanzia a 50 centesimi al minuto

Non si tratta di una divinazione che possa cancellare i problemi, guarire malattie o riconciliare amori irrimediabilmente disgregati, ma serve solo per avere un quadro chiaro della situazione.

Risulta utile nei casi in cui è necessario scegliere cosa fare, come agire in una precisa situazione e quali comportamenti evitare per non peggiorare quello che ci attende.
Farsi fare le carte non è un’azione da portare avanti a cuor leggero, perché il consultante e il cartomante sono allo stesso modo coinvolti soprattutto a livello emotivo e mentale.

Le carte “parlano” soltanto se c’è tra i 2 si stabilisce quella sintonia che può portare a un responso o all’analisi di una situazione quanto mai precisa e soddisfacente.
Le informazioni che si ricevono durante un consulto devono essere attentamente vagliate e spontaneamente adattare al contesto a cui si riferiscono.

Le carte possono assumere significati diversi a seconda che si presenti dritte o capovolte, vicine a carte positive o negative.

Può succedere che non parlino, non solo se non c’è sintonia, ma anche se sono state interrogate ripetutamente sullo stesso quesito. Insistere non è mai un atto benevolo, in quanto potrebbero dare risposte discordanti e portare confusione, quindi invalidare la loro utilità.

Chi può avvalersi della cartomanzia

Tutti possono approcciarsi alla cartomanzia, ma bisogna evitare chi è incredulo, fortemente scettico o addirittura tende a deridere quest’arte che ha profonde radici.
Chi consulta le carte deve essere in uno stato di tranquillità, in un ambiente ovattato e sereno e non deve in alcun modo farsi condizionare da umori o eventi.

Le carte danno un responso quando la mente è libera e quanto vengono sfiorate dal consultate in modo libero e senza costrizioni.

È bene considerare che le risposte che possono dare le carte dipendono dalle infinite combinazioni a cui sono soggette. Per questo la conoscenza da parte del cartomante deve essere approfondita dallo studio di molti testi.

La tradizione vuole che il primo mazzo di carte della cartomante debba essere regalato in una notte di luna piena, perché i suoi responsi possano avvalersi della sufficiente illuminazione dell’astro più misterioso e affascinante.

L’esperienza riesce a fare il resto e anche le capacità personali di “lettura” della persona che si ha davanti.

La cartomante è un tramite tra il consultate e le carte. Quanto più la sua mente è aperta, tanto gratificante potrà essere il processo di introspezione con chi le consulta. Il responso sul futuro dato dalle carte non è ineluttabile, in quanto ognuno è protagonista della propria vita, ma le indicazioni date possono essere fondamentali per cambiarlo in meglio.