Vantaggi nell’aprire una società alle Canarie
Inserite nell’UE, le isole Canarie sono agevolate essendo parte di una zona franca economica, denominata ZEC, voluta per la sua condizione geografica affinché le attività economica abbiano un sostegno efficace.
Lo sviluppo mirato sulle infrastrutture e la scolarizzazione viene sostenuto da una politica favorevole, accompagnata da una tassazione ricordante un paradiso fiscale.
Ad esempio l’imposta sul valore aggiunto, chiamata IGIC, incide solamente in alcuni servizi e prodotti per un valore che non supera il 7% che in pochi casi, ma ciò che interessa particolarmente è l’attenzione del governo locale sugli investimenti e sull’apertura di nuove attività.
Il REF, che indica il sistema economico fiscale applicato alle Canarie, prevede una serie di benefici ed agevolazioni proprio rivolte a chi vuole intraprendere attività economica.
Aprire un’attività alle Canarie
Uno dei settori trainante l’economia è quello immobiliare, sorretto dall’intenso turismo che spinge molti ad acquistare immobili per poi affittarli ai vacanzieri.
Ma questo non si impone come unico aspetto rilevante, poiché la politica locale sostiene i progetti imprenditoriali con favorevoli condizioni. Innanzitutto si deve porre una premessa.
Da una parte il peso della tassazione è notevolmente inferiore rispetto ad altre zone della UE, aspetto che spinge ovviamente verso l’investimento.
Dall’altra, tuttavia, bisogna sempre valutare che l’apertura di un’attività deve produrre un profitto.
Per cui il primo passaggio consiste nella valutazione del tipo di attività che si vuole avviare, oppure rilevare acquisendola, tenendo in dovuto conto la gestione negli anni avvenire ed il guadagno che si vuole conseguire.
In linea generale il peso fiscale sulle imprese varia dal 15% al 25%, ma nel caso di aziende che sono riconosciute nello ZEC, dedicato a particolari tipi di business, può calare sino al 4%.
I requisiti per usufruire di questa tassazione sono:
- Azienda di nuova apertura con sede legale nelle isole Canarie;
- L’amministratore legale o delegato che abbia residenza nelle Canarie;
- Investimento che varia dai 50.000 ai 100.000 euro nei primi due anni;
- Assunzione entro sei mesi dall’apertura di un personale che varia dai 3 ai 5 lavoratori;
- L’obbligo che l’attività rientri in una delle categorie appositamente previste dallo ZEC;
Perché conviene investire alle isole Canarie
Gli investimenti nelle isole Canarie sono avvantaggiati da una politica orientata ad agevolare l’afflusso di danaro dall’esterno, dal proposito di incrementare l’economia locale con attenzione anche all’esportazione, facendo che le nuove attività forniscano posti di lavori.
La tassazione base per un’azienda che non rientra nello ZEC è comunque minore rispetto agli altri paesi della UE.
L’applicazione di un’aliquota che non supera il 25% è già allettante, ma se l’attività che si vuole avviare rientra in quelle categorie volute dal governo locale, i vantaggi aumentano e sono sufficienti a sollecitare investimenti mirati.
A questa considerazione associamo l’imposta sul valore aggiunto, la IGIC, che corrisponde, in alcuni casi, ad un valore pari a 0% per fruire di certi servizi e beni, raggiungendo il 13,5% nel caso di servizi e beni di lusso, ma attestandosi ad un 7% nella media.
Dunque investire nelle Canarie è un’operazione beneficiata dalla politica locale ed dalle concessioni della UE che fanno di questo luogo un quasi paradiso fiscale.
Nondimeno bisogna esaminare e valutare attentamente quale tipo di attività si vuole avviare o rilevare, per non lasciarsi sedurre solamente dalla minore tassazione.
Fonte: Canarieconsulting.com