Frattura-femore
Salute e Medicina

Rottura del femore nell’anziano

La rottura del femore nell’anziano, è purtroppo una cosa abbastanza frequente. Basta una caduta accidentale per compromettere questa delicata articolazione. Il femore è infatti l’osso più lungo del nostro scheletro e si articola con l’osso dell’anca. Negli anziani, spesso, è proprio questa parte che cede, la testa de femore, che in seguito a una caduta, anche banale, si può rompere generando una serie di problemi, tra cui l’allettamento. Dopo i 70 anni la frattura dell’articolazione coxofemorale è decisamente comune, ma non per questo meno problematica. Le cause sono principalmente dovuto a una diminuzione del tessuto osseo e, soprattutto, nella sua composizione chimica che non è più quella della gioventù.

Rottura del femore, i principali sintomi

Come abbiamo detto prima, la frattura del femore può avvenire anche in seguito a una caduta banale. In questo caso è possibile che non ci si renda conto subito del danno osseo, anche perché nell’immediato il dolore non sempre è acuto. Tra i sintomi più comuni, comunque, ritroviamo certamente il dolore, un posizionamento anomalo dell’arto, nonché anche un leggero accorciamento rispetto all’altra gamba, e come si può facilmente immaginare anche una perdita della funzionalità dell’arto interessato.

In genere la persona affetta dal problema non riesce a stare in piedi né a caricare il peso sulla gamba interessata, inoltre non riesce a sollevarla, ruotarla o muoverla. Sull’anca si possono presentare dei lividi o del gonfiore. Purtroppo qualche volta capita che, appunto, il dolore non sia eccessivo a il paziente riesca addirittura a camminare temporaneamente.

Cosa fare se si sospetta la frattura al femore

FRATTURA-FEMORE-La prima cosa da fare, se si sospetta una rottura del femore, è chiamare il 118. Una volta giunta l’ambulanza, il personale medico provvederà a immobilizzare il paziente e a caricarlo sul mezzo. Giunto al pronto soccorso verrà effettuata una radiografia per verificare il reale stato dell’articolazione, quindi se davvero sia presente la frattura dell’osso coxofemorale o meno.

Se la diagnosi confermasse la frattura, si procederà il più presto possibile con l’intervento chirurgico di ricostruzione dell’osso fratturato. In pratica viene collocata una protesi, l’articolazione coxofemorale viene ripristinata e nel giro di qualche giorno il paziente può iniziare la terapia di riabilitazione.

Complicazioni

Le complicazioni della frattura del femore non sono uno scherzo. Fortunatamente sono abbastanza sporadiche, tuttavia esistono. Tra le meno gravi vi sono artrosi e infezioni alla ferita, tra quelle più serie la compromissione dei nervi e deformazioni permanenti. Per tutti questi motivi è importante intervenire tempestivamente. La sindrome compartimentale è un’altra grave complicanza della frattura femorale. I nervi, in questo caso, sono eccessivamente compromessi, così come i vasi sanguigni e i muscoli. La conseguenza è che i tessuti non vengono ossigenati nel modo corretto e si può arrivare anche alla perdita dell’arto.

Controlli

Effettuare controlli dopo l’intervento è importante, nel caso si ravvisi qualsiasi sintomo particolare, è bene richiedere la visita di uno specialista a casa. Si possono infatti richiedere delle radiografie a domicilio a Roma e nelle grandi città in genere, ma ultimamente il servizio è sempre più diffuso anche nei centri più piccoli, in questo modo non si dovrà spostare l’anziano causandogli stress.

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