Salute e Medicina

Sigillatura dei molari: cos’è?

La sigillatura dei molari è una procedura non invasiva, per la quale non è necessaria alcuna anestesia. La sigillatura dei molari si basa sul fatto che i molari stessi, per la loro conformazione anatomica, presentano dei solchi e delle fessure. Questi rappresentano il luogo ideale per la proliferazione dei batteri e quindi per la formazione della carie. Inoltre, la superficie dei molari ha poco smalto e quindi si rivela essere più sensibile agli attacchi cariogeni. Occorre anche sottolineare che, da parte dei liquidi orali e della lingua, sui molari avviene poca autodetersione, così pure è difficile tenerli puliti con lo spazzolino.

In cosa consiste la sigillatura dei molari

Si tratta di una procedura molto semplice, che prevede una pulizia con apposito spazzolino della superficie del dente, poi quest’ultima viene mordenzata per 20 secondi. Il dente viene poi isolato dai liquidi salivari, tramite del cotone o con una diga di gomma e si applica il sigillante che viene fotopolimerizzato.

Durata nel tempo della sigillatura dei molari

Con il passare degli anni, la sigillatura dei molari diminuisce di effetto. Si passa da una protezione dell’87% ad una del 65% dopo circa 9 anni, a seguito della quale è possibile effettuare una seconda applicazione.

Effetti della sigillatura

L’efficacia dell’intervento dipende dall’adesione del sigillante sul dente, la quale deve escludere qualsiasi contaminazione da parte di fluidi organici, contestualmente all’applicazione stessa del sigillante. Con la masticazione poi il sigillante si può staccare o danneggiare, tutto o in parte. I sigillanti sono resine composite e cementi vetroionomerici, i quali sono stati attestati con bassissima tossicità, per escludere irritazioni locali della mucosa orale. Per qualsiasi dettaglio e per effettuare una visita dentistica in zona Salento, si consiglia di rivolgersi a dentista Maglie.

Commenti disabilitati su Sigillatura dei molari: cos’è?