creare un cortometraggio
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Come creare un cortometraggio

Creare un cortometraggio è sicuramente una sfida affascinante e ambita da chiunque ami il cinema, e che si voglia cimentare in una produzione anche se alle prime armi o con poca esperienza. Qualsiasi videomaker infatti, amatoriale o professionista che sia, si è trovato almeno una volta nella sua vita con l’idea di girare il suo piccolo film, indipendentemente dal budget, dal tempo e dai mezzi tecnici a disposizione. Girare un cortometraggio tuttavia non è cosa semplice, se non si hanno le idee chiare su cosa fare. È utile quindi sapere tutto ciò che si nasconde dietro una produzione cinematografica indipendente, anche di breve durata, per poter mettere in scena le proprie idee creative.

Il cortometraggio inizia dalla pre-produzione

In questa fase, solitamente vengono coinvolte diverse figure professionali, ma per gli aspiranti Kubrick spesso non c’è né il tempo né il denaro sufficiente da investire. Ecco quindi che i primi a essere coinvolti sono amici e conoscenti, i quali collaboreranno nella fase di pre-produzione. È il punto zero del film, il momento in cui si elabora un soggetto, ossia l’idea principale da mettere in scena, per poi scrivere la sceneggiatura, e infine realizzare lo storyboard con le scene da girare disegnate su tavole sequenziali. Tutto questo lavoro fa capo alla segreteria di produzione, uno staff di persone che si preoccuperanno di tenere tutto in ordine, dando modo al regista di pianificare i giorni di ripresa e rispettando la tabella di marcia stilata assieme al segretario esecutivo.

La produzione di un cortometraggio

Una volta stabilito il da farsi, con le scene da girare messe bianco su nero per quanto riguarda i dialoghi (sceneggiatura) e le inquadrature (storyboard), è il momento di entrare nel vivo. Siamo nella fase di produzione, in cui viene preparata la scena, creata l’illuminazione necessaria (qui entra in campo la figura del direttore della fotografia che decide inquadrature e luci), date istruzioni agli autori per procedere finalmente con le riprese al suono del Ciak.

Una volta completata la scena, che può comporsi di più inquadrature e sequenze, normalmente si passa a girare la scena successiva non in senso cronologico, così come poi vediamo nel film una volta che questo finisce sul grande schermo. Le scene infatti vengono solitamente girate sfruttando il set precedentemente allestito da coreografi, scenografi, direttore della fotografia, attrezzisti ed elettricisti. Imbastire un set cinematografico, anche amatoriale, porta via tanto tempo e spesso le condizioni di luce sono irripetibili, per cui si girano tutte le scene previste dalla sceneggiatura in quel set, anche se queste non appariranno in maniera sequenziale nel film. Successivamente, si prepara un altro set e così via, fino a completare le riprese.

La post-produzione

Questo è il momento in cui il cortometraggio prende vita. Nella fase di post-produzione tutto il materiale girato viene preventivamente visionato dal regista, che siede accanto al montatore dietro il banco di montaggio audio-video. Dopo aver scelto le scene migliori, e scartato i take non buoni, il montatore inizia a dare vita al film assemblando le scene tra di loro, seguendo il più delle volte delle regole di montaggio logico. Sequenza dopo sequenza, le immagini prendono vita sulla timeline del programma di montaggio, per arrivare all’ultimo fotogramma con l’approvazione del regista, ad esportare il film.

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